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Un parlamento in mano alla minoranza

Dmitriy Kolesnik
Un parlamento in mano alla minoranza
In una tale drastica situazione di collasso economico il governo ucraino può contare solo sulla strategia di guerra permanente contro il proprio popolo, contando sulla censura dei media e il terrore di estrema destra

04.11.2014

Straordinaria simmetria tra quel che avviene in Ucraina e quel che avviene in Italia. Scrive Kolesnik che il futuro governo ucraino prevede queste misure drastiche: "il cambiamento dello Statuto del Lavoro inteso a limitare i diritti dei lavoratori;  il diritto di licenziare i lavoratori senza l'approvazione del sindacato; l'annullamento della divieto di riduzione del numero di ospedali e cliniche; la privatizzazione delle miniere di carbone e del sistema ferroviario-stradale; il rifiuto della regolamentazione dei prezzi dei prodotti agricoli, ecc".  Renzi lo fa con le "buone", Poroshenko usando le bande naziste. Stessa politica neoliberista. 

Le elezioni parlamentari ucraine, tenutesi il 26 ottobre, hanno mostrato anzitutto quanto profonda sia la divisione del paese. L'affluenza è stata molto più bassa rispetto a tutte le elezioni precedenti e l’affluenza mostra la divisione e la scissione del Paese — fatto che viene continuamente mascherato dai nazionalisti ucraini e dalle autorità recentemente al potere.

La metà degli aventi diritto al voto hanno boicottato le elezioni in quanto non attribuiscono ad esse alcuna utilità, dal momento che la loro volontà venne apertamente violata lo scorso febbraio durante il colpo di stato. Abbiamo così che l'Ucraina ha un Parlamento ed un Presidente che rappresentano in realtà solo una parte del paese — fatto che contribuisce inevitabilmente alla escalation della guerra civile. L'intera campagna elettorale si è svolta in un'atmosfera d’intimidazione e di terrorizzazione degli avversari politici, ciò che ricorda le elezioni del 1933 in Germania — "libere e giuste" nonostante gli attacchi permanenti e il terrore contro la sinistra, i sindacati ed i dissidenti. 

Il presidente Poroshenko ha salutato i risultati delle elezioni, perché "finalmente non ci saranno più i comunisti nel Parlamento". A dire il vero, non ci sarà più alcun tipo di sinistra, nemmeno socialdemocratica: tutto lo staff del nuovo Parlamento è quasi completamente di destra e neoliberista. 

Come sono riusciti a cacciare gli avversari politici? A tal fine sono stati utilizzati le varie milizie paramilitari ed i  teppisti nazisti, come Settore destro e varie bande armate non identificate.

Ricapitoliamo solo alcuni dei recenti incidenti. 
"Sabato 27 settembre, il Partito Comunista Ucraino (KPU) aveva chiamato ad una" Marcia per la Pace". La Marcia è stata vietata dalle autorità e la manifestazione è stata attaccata da teppisti fascisti. La polizia ha poi proceduto ad arrestare decine di manifestanti, tra cui il primo segretario del KPU di Kharkov". Prima "i teppisti fascisti avevano bruciato bandiere e materiali del Partito comunista". 

Il giorno dopo, la polizia e la Guardia Nazionale hanno invece permesso e protetto la manifestazione di "Ucraina unità", che si è conclusa con la distruzione da parte di teppisti fascisti della statua di Lenin.

«Il 18 settembre una banda di teppisti fascisti appartenenti principalmente agli ultras della locale squadra di calcio Metallist ha attaccato un raduno del Partito comunista per protestare contro l'aumento dei prezzi e la cosiddetta "operazione antiterrorismo " contro il Donbass promossa dal governo di Kiev. La tattica di usare hooligan trasportati da altre città per terrorizzare gli avversari e incoraggiare i propri seguaci era già stata usata in diverse città nei giorni precedenti al massacro di Odessa del 2 maggio, occasione in cui gli hooligand’estrema destra della squadra Metallist di Kharkov svolsero un ruolo decisivo. Il 14 settembre ultras dai Carpazi e  dalla Vorskla, prima di una partita di calcio locale, hanno marciato insieme con i soldati del neo-nazista Battaglione Azov in un’ altra "marcia per l'unità».

I leader del Partito comunista di Dnipropetrovsk sono stati arrestati senza mandato. 
A questo si deve aggiungere la campagna di linciaggio contro i funzionari pubblici di sinistra. 
«Dagli inizi di settembre una dozzina di parlamentari, consiglieri comunali e di altri funzionari accusati di “sbagliare” sono stati sbattuti fuori dai loro uffici da parte di bande mascherate nella campagna nota come "Sfidiamo la spazzatura"».

I responsabili — spesso membri di Settore Destro — affermano che le umiliazioni pubbliche servono per punire la corruzione e la criminalità che hanno caratterizzato il precedente regime. Scrive il britannico Telegraph che questi attacchi sono solo ad un passo verso la giustizia della folla e la pratica dei linciaggi pubblici.

Ancora una volta vediamo come candidati e partiti “scomodi” sono presi di mira in modo che, con la violenza di estrema destra, si ottenga il risultato desiderato: l’adozione di misure di austerità, di tagli sociali, continuando la guerra contro il proprio popolo. 

Le elezioni anticipate sono state necessarie per lo più per avere un parlamento obbediente in grado di adottare leggi impopolari e tagli alla spesa. 

Come scriveva l'economista marxista Michael Roberts nell’agosto scorso: 
«Il nuovo presidente Poroshenko, uno degli oligarchi in lotta dell'Ucraina (nel suo caso, il re dei dolciumi), ha sciolto il parlamento e indetto le elezioni per il 26 ottobre. Le elezioni porteranno probabilmente alla rimozione di tutti i vecchi sostenitori dell'ex presidente filo-russo spodestato che siedono ancora in parlamento. Essi hanno infatti sin qui bloccato in Parlamento tutti i tentativi da parte dell’attuale custode Primo ministro Arseniy Yatsenyuk di applicare i dettami del FMI, inscritti nel programma di “riforma”  per ottenere il prestito di 17 miliardi di dollari  concordato l’aprile scorso. In cambio dei soldi del FMI — che saranno utilizzati per rimborsare i debiti esteri e finanziate le spese dello stato (anzitutto per le armi) —, il governo di Kiev ha accettato enormi tagli alla spesa pubblica, alle pensioni ed al welfaree, soprattutto, di privatizzare gli enti statali e aumentare le tariffe di energia per il riscaldamento e il carburante di oltre il 40%, una riduzione complessiva della spesa pubblica del 6,75% del PIL».

Così, vediamo ancora una volta, come durante Maidan, l’uso dello stesso schema: noleggiare ed usare i fascisti in modo da far passare il programma neoliberale ed adottare misure di austerità. 

Nel nuovo Parlamento vediamo molti nazionalisti di estrema destra: soprattutto i comandanti dei battaglioni di volontari neo-nazisti e nazionalisti inseriti nelle liste dei partiti.

Tra questi ad esempio Andriy Biletsky il comandante del Battaglione Azov, e leader dellaAssemblea Sociale Nazionale. Come riferisce la stessa BBC l’obiettivo dichiarato di questa forza politica è quello di: 
«preparare l'Ucraina per l'ulteriore espansione e di lottare per la liberazione di tutta la Razza Bianca dal dominio del capitale speculativo internazionalista, di punire severamente le perversioni sessuali ed eventuali contatti interrazziali che portano all'estinzione dell'uomo bianco. (…) Questo battaglione è stato formato e armato dal ministero degli Interni dell'Ucraina». 

Tra gli altri hanno ottenuto seggi in Parlamento Dmytro Yarosh, Boryslav Bereza e Andriy Denysenko dalla coalizione neofascista Settore Destro.
Non meno pericoloso sintomo dell’avanzata dell’estrema destra è il risultato del Partito Radicale di O. Lyashko, socio del battaglione neo-nazista Azov

Il Partito Radicale di O. Lyashko ha ottenuto il 7,5% dei voti e, tra gli altri, ha portato in Parlamento come nota figura dell’estrema destra nazionalista Yuriy Shukhevich — figlio di Romano Shukhevich — un criminale di guerra nazista responsabile per l'olocausto e il genocidio di civili in Ucraina e Bielorussia durante la Seconda Guerra Mondiale. 

Un altro deputato eletto in Parlamento nelle liste del Partito Radicale è Ihor Mosiychuk, attivista e uno dei leader della neo-nazista Assemblea Sociale Nazionale ed uno dei comandanti del famigerato Battaglione Azov

Tuttavia, la tendenza più pericolosa è che partiti tradizionali cosiddetti "rispettabili" adottano l’agenda e la retorica ultra-nazionalista, quindi inseriscono i neo-nazisti nelle loro file e li promuovono alle posizioni più alte. 

Un analista ha così commentato questa tendenza: 
«Il fatto che i fascisti dichiarati in Ucraina non abbiano ottenuto un grande successo nelle urne è in parte dovuto in primo luogo allo spostamento a destra del 'centro' politico che ha così occupato lo spazio politico dell’estrema destra. La dice lunga che l'attuale primo ministro stia facendo offerte a Yarosh per dargli un posto di rilievo e che il Fronte Popolaresia pieno zeppo di gente come Andrij Parubij [il fondatore dell’Assemblea Social-Nazionale]».

Scrive Peter Mikhailenko in "In difesa del marxismo":
«Svoboda ha perso consensi, ma ciò non equivale ad una ridotta influenza dell’estrema destra. E’ sufficiente guardare alla strategia elettorale del Fronte popolare. Esso è un'alleanza tra gli oligarchi e i leader dei battaglioni filo-occidentali della Guardia Nazionale, tra cui molti elementi di estrema destra, come Tetyana Chornovol, un attivista di estrema destra che fino a poco tempo fa era una figura di spicco nella estrema destra dell'organizzazione UNA-UNSO [militanti ucraini dell'organizzazione di estrema destra responsabili di una serie di aggressioni violente]».

Il leader dell’organizzazione ucraina  marxista rivoluzionaria Borot'ba ha commentato l'esito delle elezioni affermando che:
«L’elettorato d'estrema destra nazionalista è ancora qui. Mentre il voto ai partiti di destra è cresciuto notevolmente. Non sono scomparsi, naturalmente, i sostenitori tradizionali della sinistra, ma, a differenza della direzione del Partito comunista non hanno illusioni parlamentari. Milioni di persone si sono rese conto che la loro partecipazione alle elezioni è assolutamente inutile, perché le elezioni stesse sono organizzate in modo tale da privarle deliberatamente di qualsiasi rappresentanza ignorando le loro posizioni». 

Usando la retorica nazionalista e reprimendo le proteste sociali grazie ai paramilitari di estrema destra, il governo continuerà a saccheggiare il paese e imporre tagli sociali senza alcuna seria sfida da parte degli avversari. 
In campo economico la futura coalizione parlamentare ha già annunciato i piani per privatizzazioni di massa e di svendita delle aziende pubbliche. 

Gli accordi del futuro governo prevedono misure drastiche: il cambiamento dello Statuto del Lavoro inteso a limitare i diritti dei lavoratori;  il diritto di licenziare i lavoratori senza l'approvazione del sindacato; l'annullamento del divieto di riduzione del numero di ospedali e cliniche; la privatizzazione delle miniere di carbone e del sistema ferroviario-stradale; il rifiuto della regolamentazione dei prezzi dei prodotti agricoli, ecc.

I piani del nuovo governo e del Parlamento consistono per lo più in "riforme" neoliberiste, deregolamentazione, privatizzazione e altri miracoli richiesti dal FMI. 

Nel frattempo, la produzione industriale nel mese di agosto è scesa del 21,4% rispetto ad agosto 2013 e del 16,6% nel mese di settembre. Le importazioni sono diminuite del 23,5% negli ultimi 9 mesi [rispetto al periodo analogo dell'esercizio precedente]. Le esportazioni sono diminuite del 6,8%, nonostante tutte le promesse da parte dell'UE circa condizioni favorevoli. 

In una tale drastica situazione di collasso economico il governo ucraino può contare solo sulla strategia di guerra permanente contro il proprio popolo, contando sulla censura dei media e il terrore di estrema destra. Ma ha bisogno di soldi per questo: e l'unica fonte per pagare le avventure militari, i teppisti di estrema destra, e gli oligarchi al potere, è il contribuente occidentale. 

Solo grandi somme di denaro e il terrore dispiegato possono contribuire a mantenere al potere il governo e il Parlamento, che rappresenta in realtà la minoranza della società. 

Kolesnik Dmitriy

Campo Antiimperialista

Traduzione a cura di Campo Antimperialista


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